“Gesù è più forte della camorra: dalla Campania alle Scampie d’Italia”, sono il titolo e sottotitolo del libro che Don Aniello Manganiello, con Andrea Marzi, ha scritto per creare consapevolezza, attenzione, decisione di agire contro ogni illegalità, parlando ai cristiani credenti e praticanti, ma non solo. Di origini campane, dai primi anni novanta al settembre 2010 parroco di Santa Maria della Provvidenza, a Scampia, nel 2012 ha fondato l’Associazione “Ultimi contro le mafie e per la legalità”, che ha presidi in molte regioni. Garante del Premio Nazionale Paolo Borsellino, prosegue incessantemente la propria attività a favore di tutte le persone disagiate. Religioso guanelliano e già responsabile della Scuola Calcio dell’Oratorio Don Guanella, nel 2020 è tornato a lavorare come sacerdote a Scampia. La sua attività pastorale di denuncia e sprone ai cristiani per un impegno alla legalità nella giustizia continua a tutto campo, come accaduto in due diversi appuntamenti a Darfo Boario Terme, incontrando innanzitutto gli studenti dell’Olivelli Putelli. Nello stesso giorno in serata ha dato inizio ai percorsi di meditazione quaresimale nella Chiesa di S. Maria a Darfo, dove si sono incontrati parrocchiani dell’intera città, con sacerdoti, religiose, rappresentanti di consigli pastorali, amministratori, persone impegnate nel volontariato e semplici fedeli. A loro don Aniello ha parlato del tema della conversione, che riguarda tutti indistintamente e non solo nel periodo della Quaresima. Una conversione che è morale prima di tutto e che coinvolge ogni atteggiamento della vita. Conversione alla quale Papa Giovanni Paolo II chiamò con forza gli uomini della mafia nella Valle dei Templi di Asgrigento. Conversione riecheggiata come tema profetico nelle parole e nelle testimonianze di don Aniello, come impegno di ogni giorno.

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